Ciclo di rivestimento termico composito condominio

Cento (FE)

Tecnoservice Srl  /  19 Marzo 2021 

Condizioni del supporto 

Edificio in contesto condominiale di recente riqualificazione, le pareti si presentano intonacate e rivestite con rivestimento plastico continuo complessivamente in buono stato, sono evidenti alcune posizioni in cui lo strato corticale si presenta in fase di sollevamento. Sono presenti cavillature in più punti. Le criticità evidenti sono rappresentate dalla tendenza alla cavillatura e dalla ridotta superficie di sporti.

Richieste committenza/capitolato:

Sopralluogo effettuato su richiesta per elaborare ciclo di rivestimento termico composito funzionale alle condizioni dello stabile che sarà oggetto di riqualificazione sulla base dell’analisi relativa alla prestazione energetica dell’edificio fornita dalla committenza. Viene richiesto di rispettare le indicazioni fornite nell’APE preventiva fornendo soluzioni che massimizzino prestazioni e durabilità dei cicli di intervento proposti.  La proposta progettuale ha lo scopo di definire e consigliare i cicli tecnici corretti ed i conseguenti prodotti che rispondano alle esigenze della D.L. e dell’impresa lavori. Tale proposta deve essere considerata complemento tecnico alla completa progettazione esecutiva.

Operazioni preliminari

Detersione del supporto

Applicazione di idoneo detergente antimuffa SANA SOLUX, in alternativa si può procedere alla sverniciatura del supporto.

  • Spalmare il prodotto decapante, studiato per asportare qualsiasi tipo di pittura, vernice o rivestimento già essiccato indipendentemente dalla sua anzianità o natura, esente da cloruro di metilene, SVERNICIATORE N11 (IVAS) con un pennello sulla superficie da sverniciare.

  • Attendere 4-5 minuti e raschiare con una spatola le parti che man mano vengono aggredite. Ripetere l’operazione sino ad asportazione totale.

  • Pulire successivamente le superfici decapate con DILUENTE NITRO (IVAS) prima di eseguire eventuali successive verniciature.

Battitura e demolizione parti incoerenti

Battitura manuale di tutte le superfici al fine di determinare le porzioni degradate e incoerenti, rimozione di quanto in fase di distacco o non coerente con il supporto e verifica dell’intonaco di supporto rimuovendo quanto non coerente.

Lavaggio

Su tutta la superficie trattata e non, effettuare un idrolavaggio ad alta pressione al fine di rimuovere polvere delle lavorazioni precedenti, ogni traccia di deposito di residui da smog e eventuali parti incoerenti della finitura esistente.

Applicazione del fondo fissativo e ricostruzione delle superfici

Applicazione di fondo fissativo al solvente tipo NITROFIX opportunamente diluito in ragione dell’assorbimento del supporto.

Se necessario ricostruire le superfici rimosse mediante applicazione su fondo opportunamente inumidito di malta tixotropica antiritiro armata con fibre poliammidiche TOW-RIN o similare, in spessore tale da ottenere il livellamento del ripristino con le parti circostanti e non rimosse.

La malta andrà preventivamente miscelata con acqua in betoniera o con miscelatrice elettrica, sino all’ottenimento di una consistenza omogenea e priva di grumi. La malta così ottenuta dovrà essere applicata con pressione per penetrare e riempire giunti dei mattoni eventualmente in vista e le porzioni precedentemente demolite, previa predisposizione di fasce guida verticali.

Sistema di isolamento a cappotto

TermoK8 FONOSTOP EPS IVAS

Tutte le superfici esterne di facciata, opportunamente preparate, saranno rivestite in opera dal ciclo di isolamento termico TermoK8 FONOSTOP EPS IVAS dotato di valutazione tecnica europea ETA n° 10/0231 rilasciato il 28/11/ 2019.

Nel caso in cui l’intervento di posa del sistema a cappotto interessi un edificio esistente sottoposto a riqualificazione energetica, prima dell’inizio dell’applicazione del sistema a cappotto, occorrerà provvedere allo spostamento verso l’esterno di tutti i pluviali e delle tubazioni della rete distributiva gas. Quest’ultima operazione dovrà essere effettuata dall’ Ente preposto e concessionario dell’erogazione. Si consiglia di montare teli ombreggianti a protezione del ponteggio di cantiere per evitare il surriscaldamento del supporto e dei pannelli isolanti.

Pannelli e ancoraggio

L’isolamento termico verrà realizzato mediante impiego di pannelli elasticizzati tipo CONVERTO FONOSTOP in polistirene espanso sinterizzato (EPS) additivato di grafite, certificati ETICS secondo le linee guida ETAG 004:2013 e la norma UNI EN13499:2005, avente il “Certificato di Conformità” redatto da Ente Certificatore esterno secondo il Sistema 1+ di valutazione e verifica della costanza della prestazione.  Il pannello si presenta con una speciale zigrinatura di 5 mm di profondità sulla superficie esterna: questo accorgimento permette di applicare, senza diversi passaggi da parte del posatore, almeno 10 kg/m2 di rasante e finitura, indispensabili per il funzionamento del sistema. 

I pannelli, marcati CE secondo la UNI EN 13163:2017, presentano le seguenti proprietà: 

  • Conducibilità termica dichiarata a 10°C ???? D = 0,031 W/mK (UNI EN 12667);

  • Resistenza a trazione perpendicolare alle facce TR ≥ 100 kPa (EN 1607);

  • Assorbimento d’acqua per immersione parziale Wlp ≤ 0,5 kg/m2;

  • Resistenza al passaggio del vapore (μ) 20-40 (EN 12086);

  • Stabilità dimensionale in condizioni normali di laboratorio DS(N) ± 0,2% (EN 1603);

  • Rigidità dinamica:

      • SD 15 (s’ ≤ 15 MN/m3 secondo EN 29052-1) per spessori 80-90-100-110mm 
      • SD 10 (s’ ≤ 10 MN/m3 secondo EN 29052-1) per spessori per spessori 120-130-140-150mm
      • SD 7 (s’ ≤ 7 MN/m3 secondo EN 29052-1) per spessori 160-170-180-200mm
  • Classe di reazione al fuoco E (EN 13501-1).

Dimensione pannelli cm.100 x 50 per uno spessore idoneo al rispetto delle verifiche termoigrometriche ed al raggiungimento dei requisiti limite secondo DECRETO MINISTERIALE dell’26 gennaio 2010. I pannelli sono pienamente conformi ai requisiti richiesti dal DM11/10/2017: Criteri Ambientali Minimi per l’edilizia pubblica “CAM” come da certificato n° P317. Lastra isolante rispondente ai requisiti per ecobonus 110% del Decreto Rilancio

La particolare zigrinatura oltre ad assicurare la realizzazione di un certo spessore di rasatura, aumenta la superficie specifica di contatto tra il pannello e la rasatura armata, formando continuativi “travetti” orizzontali a “V” e garantendo una maggiore resistenza del sistema.

Grazie al processo produttivo di elasticizzazione controllata, i pannelli acquisiscono proprietà elastiche idonee a ridurre la propagazione delle vibrazioni per via solida, proprietà quest’ultima che viene misurata mediante una particolare parametro fisico: la rigidità dinamica s’. Più è basso il valore di rigidità dinamico, più il pannello riduce il passaggio delle vibrazioni e quindi limita il passaggio dell’energia acustica da un ambiente, in questo caso esterno, all’altro, interno. Il principio su cui si basa l’isolamento acustico del sistema è il principio MASSA – MOLLA – MASSA

È possibile calcolare il beneficio acustico prima e dopo la posa del sistema a cappotto FONOSTOP EPS IVAS mediante l’uso del software TERMOK8 CALC IVAS in cui si applicano le norme tecniche di riferimento UNI EN 12354-1 e UNI TR 11175.

Qualora l’intervento lo consenta, l’allineamento di partenza e contenimento del sistema di isolamento verrà realizzato mediante l’applicazione meccanica, per mezzo di tasselli ad espansione, di un profilato in lega di alluminio (profilo di partenza) perimetralmente al piano terra dell’edificio, in funzione dello spessore dell’isolante da proteggere (si veda dettaglio in calce). 

Figura 1 – Allineamento di partenza e contenimento del sistema di isolamento.png

Per le zoccolature dei fabbricati, porzioni soggette ad urti accidentali, quelle contro terra, nonché quelle che richiedano basso assorbimento d’acqua si consiglia l’utilizzo dello speciale speciale isolante a densità maggiorata e a basso assorbimento d’acqua, pannelli in polistirene espanso sinterizzato (EPS), certificati ETICS secondo le linee guida ETAG 004:2013 e la norma UNI EN13499:2005, avente il “Certificato di Conformità” redatto da Ente Certificatore esterno secondo il Sistema 1+ di valutazione e verifica della costanza della prestazione.

I pannelli, marcati CE secondo la UNI EN 13163:2017, presentano le seguenti proprietà:

  • Conducibilità termica dichiarata a 10°C ???? D = 0,032W/mK (UNI EN 12667);

  • Resistenza a trazione perpendicolare alle facce TR ≥ 150 kPa (EN 1607);

  • Resistenza a compressione al 10% di deformazione CS(10/Y) ≥ 250 kPa (EN 826);

  • Assorbimento d’acqua per immersione parziale Wlp ≤ 0,5 kg/m2;

  • Resistenza al passaggio del vapore (μ) 40-100 (EN 12086);

  • Stabilità dimensionale in condizioni normali di laboratorio DS(N) ± 0,2% (EN 1603);

  • Classe di reazione al fuoco E (EN 13501-1).

In corrispondenza dell’attacco tra strutture verticali (ingressi, portineria, locali comuni etc. etc.) in cui il pannello isolante andrebbe a contatto, e in corrispondenza dell’attacco di strutture orizzontali quali ad esempio canali di gronda o marcapiani aggettanti, si dovranno applicare i pannelli isolanti inserendo un elemento di separazione elastico con funzione di compensazione dei moventi di dilatazione e ritiro es: NASTRO AUTOESPANDENTE SIGILLANTE (BG1). 

Tale fuga, in cui è inserito il NASTRO AUTOESPANDENTE, sarà successivamente sigillata con sigillante elastico poliuretanico, dopo l’applicazione della rasatura armata ed in seguito si potrà ultimare con rivestimento di finitura.

L’ancoraggio dei pannelli alle superfici di facciata verrà realizzato mediante stesura di malta adesiva KLEBOCEM GROSSO (IVAS) a base di resine sintetiche, per cordoli lungo il perimetro del pannello e per punti centrali con una superficie di adesione ≥ al 40% della superficie del pannello, assicurandosi una corretta planarità. 

Il prodotto, marcato CE secondo la UNI EN 998-1, presenta le seguenti proprietà: 

  • Granulometria Massima UNI 1062: 1,2mm

  • Permeabilità all’Acqua Classe W2 (C ≤ 0,2 Kg/m²min0,5) (UNI 1015-18);

  • Adesione UNI 1015-12 >0,5 N/mm² – FP:B (EN 1015-12) 2,1 N/mm2 dopo 28gg (EN 1348:2007)

  • Resistenza alla Flessione 3,5 N/mm2

  • Resistenza a Compressione 8 N/mm², CS IV (≥6 N/mm²)

Qualora il supporto fosse particolarmente planare stendere il collante con spatola dentata su tutta la superficie. 

L’applicazione dei pannelli isolanti al supporto dovrà essere realizzata per fasce orizzontali partendo dal basso e con le fughe verticali sfalsate di almeno 30 cm, perfettamente accostati, le giunzioni non dovranno essere visibili. Riempire eventuali aperture superiori a 2mm con una porzione di isolante a secco della stessa natura o mediante l’utilizzo del sigillante poliuretanico TERMO K8 FOAM (IVAS).

In corrispondenza delle aperture le giunzioni tra pannelli non devono risultare allineate con spallette, architravi o spigoli delle aperture stesse. I pannelli isolanti pertanto dovranno essere tagliati a “L” (Figura 2) al fine di avvolgere e maggiormente contenere le tensioni determinate da movimenti di materiali differenti.

Figura 2 – Pannelli isolanti tagliati a L.png

In tutti gli spigoli, le teste dei pannelli isolanti dovranno essere alternate al fine di garantire una corretta distribuzione delle tensioni (Figura 3).

Figura 3 – Teste dei pannelli isolanti alternate.png

Tassellatura

Trascorse circa 48 ore dall’incollaggio dei pannelli e comunque ad avvenuta essiccazione del collante, tassellare con idonei tasselli a percussione, tipo H2 o H3, oppure ad avvitamento, tipo CT 2G, in funzione del tipo di supporto e della tipologia dell’edificio dotati di Certificazione EAD 330196-01-0604 in ragione di un minimo di n° 6 al m2 seguendo lo schema di tassellatura a T: un tassello è posto al centro di ogni pannello e un altro ad ogni incrocio dei giunti.

Figura 4 – Schema di Tassellatura a T

OPZIONE 1: Tassello H3

Tassello universale a percussione con zona di espansione e perno in HDPE (Polietilene ad alta densità) e piattello telescopico per il fissaggio di pannelli isolanti su calcestruzzo, mattoni pieni e laterizi forati. I tasselli potranno essere posati con montaggio a filo o a scomparsa, in quest’ultimo caso la lunghezza del tassello va dimensionata sottraendo 2 cm dell’incasso sul pannello isolante. Il montaggio a filo viene semplificato grazie al piattello telescopico e basculante, sottile e ad alta rigidità, garantendo sempre soli 0,000 W/K di conducibilità termica puntuale.

OPZIONE 2: Tassello H2 (consigliata da noi)

Tassello universale a percussione con doppia zona di espansione (25/45mm) in HDPE (Polietilene ad alta densità) e perno in acciaio zincato galvanizzato per il fissaggio di pannelli isolanti su calcestruzzo, mattoni pieni e laterizi forati, calcestruzzo alleggerito e calcestruzzo cellulare. II tasselli potranno essere posati con montaggio a filo o a scomparsa, in quest’ultimo caso la lunghezza del tassello va dimensionata sottraendo 2 cm dell’incasso sul pannello isolante. Il montaggio a filo viene semplificato grazie al piattello telescopico e basculante, sottile e ad alta rigidità, garantendo sempre soli 0,001 W/K di conducibilità termica puntuale.

OPZIONE 3: Tassello CT 2 G (consigliata da noi)

Tassello universale ad avvitamento con zona di espansione in HDPE (Polietilene ad alta densità) e vite in acciaio zincato galvanizzato per il fissaggio di pannelli isolanti su calcestruzzo, mattoni pieni e laterizi forati, calcestruzzo alleggerito e calcestruzzo cellulare. II tasselli potranno essere posati mediante utensile specifico di posa, sia con montaggio a filo che a scomparsa con la medesima lunghezza per entrambe le pose.

Garantisce soli 0,001 W/K di conducibilità termica puntuale per la posa ad incasso e soli 0,002 W/K di conducibilità termica puntuale per la posa a filo.

I tasselli vanno posati con montaggio a “filo esterno” o “a scomparsa” (con copritassello in lana minerale) secondo valutazione in base allo spessore dell’isolante.

Per una maggiore sicurezza di ancoraggio, e previa verifica con l’ufficio tecnico IVAS, abbinare ad ogni tassello, una rondella per lana di roccia premontata al tassello. La rondella presenta una elevata rigidezza del piattello per garantire una presa del piattello più corretta. Diametro piattello: 90 mm.

A seconda delle condizioni ambientali, posizione, orientamento, forma dell’edificio, stato del supporto, altezza dell’edificio, potrebbe essere necessario valutare una tassellatura rinforzata su tutte le superfici isolate ed in particolar modo nelle zone perimetrali dell’edificio.

Il dimensionamento della lunghezza del tassello dovrà avvenire in funzione dello spessore del pannello isolante, della stratigrafia della parete e della profondità di ancoraggio del tassello (consultare la scheda tecnica del tassello).

In funzione della tipologia di edificio, sarebbe buona norma prevedere, ogni 9-12 metri di altezza circa, idonee fasce di interruzione orizzontali con funzione di giunto di compensazione dei movimenti di ritiro e dilatazione termica del sistema. Le interruzioni consistono nell’applicazione meccanica per mezzo di tasselli ad espansione di idonei “profili di colmo” in lega d’alluminio con cadenza da definire in fase di progetto. Il profilo di interruzione sarà distanziato dai pannelli di isolante sottostanti mediante l’inserimento del NASTRO AUTOESPANDENTE SIGILLANTE (BG1), che fungerà anche da supporto alla sigillatura da realizzarsi successivamente all’applicazione del rivestimento, mediante utilizzo di idoneo sigillante poliuretanico sovra verniciabile SIGILPOL (IVAS).

Figura 5 – Fasce di interruzione orizzontali

Qualora vi fossero dei giunti di dilatazione della struttura portante, questi dovranno essere riportati anche sul sistema a cappotto mediante un corrispettivo giunto sul sistema realizzato con un particolare profilo in PVC denominato “Giunto di dilatazione Plus”.

Figura 6 – Sezione sistema a cappotto con giunti di dilatazione

Prima della rasatura dei pannelli isolanti è necessario applicare, in corrispondenza di tutti gli spigoli, i paraspigoli a protezione di tutto il sistema ed eventuali altri profili accessori tramite stesura del collante sui pannelli (non è consentito l’uso di profili zincati o in ferro verniciato).

In corrispondenza di tutti gli angoli delle aperture (porte, finestre…) andranno incollati fazzoletti di rete Armatex C1 (cm 20×40) inclinati di 45° rispetto all’asse perpendicolare delle aperture stesse.

Figura 7 – Posizionamento fazzoletti di rete negli angoli delle aperture.png

Rivestire in opera i pannelli mediante l’applicazione a spatola, con malta rasante KLEBOCEM GROSSO (IVAS), applicata in senso verticale (perpendicolarmente alle zigrinature dell’EPS) con spatola dentata da 10 mm inclinata, in modo da ottenere almeno 5 mm di spessore, al fine di impregnare completamente le fresature dell’isolante. A strato completamente asciutto (almeno un giorno), applicare un secondo stato di Klebocem grosso e, sulla malta ancora fresca, annegare la rete in tessuto di fibra di vetro apprettato antialcalina e antidemagliante Armatex C1 dalle seguenti caratteristiche:

  • Armatura: giro inglese 

  • Peso rete apprettata > 145-160 g/m2 

  • Carico rottura a trazione (ordito) > 2000 N/5 cm. 

  • Carico rottura a trazione (trama) > 2000 N/5 cm. 

  • Allung.to rottura 4-4,5% 

La sovrapposizione dei teli di rete dovrà essere di almeno 10 cm (sia in verticale che in orizzontale), cercando di evitare l’eventuale formazione di bolle e piegature. La rete dovrà essere completamente ricoperta dalla malta e comunque non visibile.  Lo strato armato verrà completato con una terza ed ultima rasatura a completo essiccamento del primo strato di malta a protezione e completa copertura della rete. Lo spessore complessivo di rasatura armata così ottenuto non dovrà essere inferiore a 7 mm. La rete di armatura si troverà nel terzo esterno della rasatura armata. 

Realizzazione delle sigillature con apposito sigillante poliuretanico sovraverniciabile (Sigil Pol) a copertura delle guarnizioni elastiche precedentemente posate per la compensazione dei movimenti di ritiro e dilatazione.

In base alle esigenze del cantiere, della stagione di lavorazione, del colore scelto e della granulometria utilizzata, applicazione di una mano di FONDO K PLUS (IVAS), fissativo a base di resine acriliche particolari e polisilossani dispersi in acqua, non filmogeno, a particelle estremamente fini, specifico per sistemi di isolamento a cappotto, da utilizzare sullo strato di rasatura ben stagionata, per garantire la migliore copertura della successiva finitura.

Finitura

A strato armato ben stagionato, applicare a spatola in una sola mano e successivamente frattazzato, uno strato continuo di rivestimento granulato (nelle granulometrie disponibili) a largo spettro d’azione contro l’annerimento algale e fungino, RIVATONE PLUS G15 a base di resine acriliche, specificamente formulato per sistemi a cappotto (seguire le specifiche indicate in scheda tecnica).

Lo strato continuo di rivestimento forma un film resistente all’attacco di alghe, funghi e muffe, anche nelle condizioni climatiche ed ambientali più critiche, grazie ad un’innovativa formulazione che prevede additivi a largo spettro d’azione, certificato dal FRAUNHOFER-INSTITUT FUR BAUPHYSIK di Monaco.

È consigliato un colore di finitura con un indice di riflessione alla luce superiore a 20%.

In caso di tonalità scure, ovvero con IR inferiore a tale valore, si rende necessario l’uso di un rivestimento formulato con pigmenti riflettenti (Total solar Reflectance) RIVATONE REFLECT.

Sistema di isolamento a cappotto

TermoK8 SLIM IVAS

Tutte le superfici esterne di facciata, opportunamente preparate, saranno rivestite in opera dal ciclo di isolamento termico TermoK8 SLIM IVAS dotato di valutazione tecnica europea ETA n° 09/0060 rilasciato il 16/07/ 2015.

Pannelli e ancoraggio

L’isolamento termico verrà realizzato mediante impiego di pannelli rigidi tipo STIFERITE CLASS SK in schiuma polyiso (PIR) espansa senza l’impiego di CFC o HCFC, certificati ETICS secondo le linee guida ETAG 004:2000 in sistema 3 di Valutazione e Verifica della Costanza della Prestazione (VVCP) secondo UNI EN 13165:2016 e rivestiti su entrambe le facce con velo vetro saturato. 

I pannelli, marcati CE secondo la UNI EN 13165:2016, presentano le seguenti proprietà:

  • Conducibilità termica dichiarata a 10°C 

  • D = 0,028 W/mK per spessori compresi tra 20 e 70mm (UNI EN 12667); 

  • D = 0,026 W/mK per spessori compresi tra 80 e 100mm (UNI EN 12667);

  • D = 0,025 W/mK per spessori compresi tra 120 e 200mm (UNI EN 12667);

  • Resistenza a trazione perpendicolare alle facce TR >80 kPa (EN 1607); 

  • Resistenza a compressione al 10% di deformazione CS(10/Y) > 100 kPa (EN 826);

  • Assorbimento d’acqua per immersione parziale Wlp ≤ 0,5 kg/m2; 

  • Resistenza al passaggio del vapore (μ) 56 ± 2 (EN 12086); 

  • Stabilità dimensionale in condizioni normali di laboratorio DS(N) ± 0,01% (EN 1604); 

  • Classe di reazione al fuoco E (EN 13501-1). 

Dimensione pannelli cm.120 x 60 per uno spessore idoneo al rispetto delle verifiche termoigrometriche ed al raggiungimento dei requisiti limite secondo Decreto Ministeriale del 26 gennaio 2010.

LASTRA ISOLANTE DOTATA DI EPD (certificazione ambientale di prodotto) CHE SODDISFA I REQUISITI NECESSARI AD OTTENERE L’ECOBONUS 110% DEL DECRETO RILANCIO.

Le specifiche richieste per l’applicazione del ciclo TERMOK8 SLIM sono le medesime richieste nell’applicazione di TERMOK8 FONOSTOP ad eccezione del sistema di tassellatura e della rasatura armata.

Tassellatura

Trascorse circa 48 ore dall’incollaggio dei pannelli e comunque ad avvenuta essiccazione del collante, tassellare con tasselli ad avvitamento, tipo CT 2G, seguendo lo schema di tassellatura a T: un tassello è posto al centro di ogni pannello e un altro ad ogni incrocio dei giunti.

Tassello CT 2 G (consigliata da noi)

Tassello universale ad avvitamento con zona di espansione in HDPE (Polietilene ad alta densità) e vite in acciaio zincato galvanizzato per il fissaggio di pannelli isolanti su calcestruzzo, mattoni pieni e laterizi forati, calcestruzzo alleggerito e calcestruzzo cellulare.

II tasselli potranno essere posati mediante utensile specifico di posa, sia con montaggio a filo che a scomparsa con la medesima lunghezza per entrambe le pose.

Garantisce soli 0,001 W/K di conducibilità termica puntuale per la posa ad incasso e soli 0,002 W/K di conducibilità termica puntuale per la posa a filo.

I tasselli vanno posati con montaggio a “filo esterno” o “a scomparsa” (con copritassello in lana minerale) secondo valutazione in base allo spessore dell’isolante.

Per una maggiore sicurezza di ancoraggio, e previa verifica con l’ufficio tecnico IVAS, abbinare ad ogni tassello, una rondella per lana di roccia premontata al tassello. La rondella presenta una elevata rigidezza del piattello per garantire una presa del piattello più corretta. Diametro piattello: 90 mm.

Rasatura pannelli

Eseguire le operazioni relative alla rasatura armata secondo le seguenti modalità:

Rivestire in opera i pannelli mediante l’applicazione a spatola, con malta rasante KLEBOCEM (IVAS), in cui verrà annegata, sulla malta ancora fresca, la rete in tessuto di fibra di vetro apprettato antialcalina e antidemagliante Armatex C1 dalle seguenti caratteristiche:

  • armatura giro inglese 

  • peso rete apprettata > 145-160 g/m2 

  • carico rottura a trazione (ordito) > 2000 N/5 cm. 

  • carico rottura a trazione (trama) > 2000 N/5 cm. 

  • allung.to rottura 4-4,5% 

La sovrapposizione dei teli di rete dovrà essere di almeno 10 cm (sia in verticale che in orizzontale), cercando di evitare l’eventuale formazione di bolle e piegature. La rete dovrà essere completamente ricoperta dalla malta e comunque non visibile. Lo strato armato verrà completato con una successiva rasatura a completo essiccamento del primo strato di malta a protezione e completa copertura della rete. Lo spessore complessivo di rasatura armata così ottenuto non dovrà essere inferiore a 5 mm, per facilitare il raggiungimento dello stesso, consigliamo l’applicazione di tre mani di rasatura. La rete di armatura si troverà al centro o nel terzo esterno della rasatura armata.

A strato armato ben stagionato, applicare a spatola in una sola mano e successivamente frattazzato, uno strato continuo di rivestimento granulato (nelle granulometrie disponibili) a largo spettro d’azione contro l’annerimento algale e fungino, RIVATONE PLUS G15 a base di resine acriliche, specificamente formulato per sistemi a cappotto (seguire le specifiche indicate in scheda tecnica).

Lo strato continuo di rivestimento forma un film resistente all’attacco di alghe, funghi e muffe, anche nelle condizioni climatiche ed ambientali più critiche, grazie ad un’innovativa formulazione che prevede additivi a largo spettro d’azione, certificato dal FRAUNHOFER-INSTITUT FUR BAUPHYSIK di Monaco. È consigliato un colore di finitura con un indice di riflessione alla luce superiore a 20%.

In caso di tonalità scure, ovvero con IR inferiore a tale valore, si rende necessario l’uso di un rivestimento formulato con pigmenti riflettenti (Total solar Reflectance) RIVATONE REFLECT.

Ciclo di tinteggio

Ad alta pulibilità ULTRADRY IVAS, consigliato in tutti i cicli che prevedano il rivestimento plastico continuo.

Dopo completa essiccazione del rivestimento, applicare due mani di ULTRADRY, pregiata pittura per esterni ad essiccazione veloce e bassa presa di sporco, specifica per la finitura e manutenzione dei cicli TERMOK8. Consigliata per tinteggiature di superfici verticali particolarmente esposte agli agenti atmosferici ed allo smog dove o dove sia poco presente la protezione da parte delle coperture piane. Qualora si optasse per la tinteggiatura si consiglia l’applicazione del rivestimento in tonalità bianca per contenere ulteriormente i costi di realizzazione.

Considerazioni

Per effettuare un adeguato intervento di risanamento, si consiglia di verificare lo stato di impermeabilizzazione di tutti gli elementi soggetti ad infiltrazioni di acqua (muretti parapetto, balconi, terrazzi, coperture, ecc.).

Escludendo eventuali ulteriori indicazioni che si rendessero necessarie a seguito delle verifiche appena menzionate e premesso che la preparazione del supporto è requisito fondamentale alla durabilità di un ciclo ti verniciatura non è ipotizzabile per lo stabile in oggetto applicare prodotti che non abbiano caratteristiche similari a quelle proposte.

Nella Valutazione relativa al ciclo da utilizzare va certamente dato risalto ai fattori di miglioria rappresentati dal SISTEMA FONOSTOP, che consente di unire nel caso specifico, vista anche l’ubicazione dell’edificio, al miglioramento delle prestazioni energetiche anche un miglioramento del comfort acustico. Degno di nota è anche il significativo aumento delle resistenze meccaniche superficiali a protezione da grandine ed urti accidentali.  La realizzazione dell’ulteriore strato protettivo a pulibilità migliorata per gli edifici come quello in oggetto trova ragioni sia di carattere tecnico che di carattere manutentivo.

Le ragioni di carattere tecnico sono ascrivibili ad una più veloce asciugatura del supporto a seguito di nebbie o precipitazioni con conseguente mantenimento di una migliore efficienza termica dello strato di rivestimento; ciò consente prevenzione dei danni derivanti nel lungo periodo per effetto del congelamento dell’acqua sulla superficie dell’intonachino di finitura nonché limitando notevolmente la comparsa di fenomeni antiestetici di contaminazione dovuta a smog o alghe (semplificando: un rivestimento che si mantiene più asciutto performa meglio).

Le ragioni di carattere manutentivo riguardano la facilità di eventuale ritocco o ripristino di una pittura che richiede costi e tempi assolutamente inferiori rispetto al solo rivestimento plastico.

I sistemi certificati sono garantibili con polizza postuma decennale rimpiazzo opere completa. Contattaci qui per avere maggiori informazioni.

Per tutte le lavorazioni descritte nella presente proposta di ciclo, la temperatura ambiente e delle superfici deve essere compresa fra i +10°C ed i +35°C, con umidità relativa dell’ambiente non superiore all’80%. Attenersi alle modalità applicative riportate nelle relative schede tecniche.

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